martedì 6 gennaio 2009

Mutui: la portabilità

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Parliamo di mutui gia in essere e, visto l'attuale andamento dei tassi, dell'eventualità di passare da una tipologia all'altra... La scelta è soggettiva e dipende dalla propria "sensazione" su quello che sarà l'andamento futuro dei tassi.

Quali alternative?

- Passare da un mutuo a tasso variabile a uno a tasso fisso: si ha la certezza di una rata costante... a fronte di condizioni leggermente superiori rispetto a quelle del tasso variabile;
- Passare da un tasso fisso a uno variabile: per sfruttare gli attuali livelli dei tassi di mercato... ma temendo eventuali (possibili?)rialzi futuri

Come cambiare?

Si può farlo con la stessa banca con cui si ha il mutuo in corso, se l’istituto di credito lo consente: ma nella maggior parte dei casi non è possibile, se non accendendo un nuovo mutuo, con relativi costi notarili.
Altrimenti si può passare a un’altra banca, che offre un tasso fisso più conveniente, e stipulare un nuovo mutuo.

Prima però occorre estinguere il mutuo precedente: se è stato stipulato prima del primo febbraio 2007 si deve pagare una penale, che può raggiungere al massimo lo 0,50% dell’importo residuo, mentre per l’estinzione dei mutui stipulati dopo il 2 febbraio 2007 non si paga alcuna penale.

Tutto quì? ...Per fortuna no! Esiste un'altra via...

La soluzione più conveniente, a giudizio degli esperti, è la SURROGA, ossia il trasferimento del vecchio mutuo a una nuova banca, con nuove condizioni e a costo zero!

Un’opportunità conveniente anche per chi ha già un mutuo a tasso fisso, stipulato però quando i tassi erano molto più elevati: quindi, se si è ancora nella prima metà dei pagamenti, può valere la pena di cambiarlo con un mutuo sempre a tasso fisso ma alle migliori condizioni attuali.

In origine la portabilità del mutuo, detta anche surroga, venne pensata per consentire alle famiglie indebitate con un mutuo a tasso variabile di cambiare mutuo passando magari ad un mutuo a tasso fisso.

Osservando l'evoluzione del settore mutui però, ci troviamo oggi davanti ad uno scenario in certi casi diversi: infatti sempre più spesso, soprattutto alla luce del recente decreto anticrisi del governo, sono le famiglie con un mutuo a tasso fisso a voler cambiare e cercare una via per risparmiare sulla rata mensile!

Molte di queste famiglie, che hanno sottoscritto un mutuo a tasso fisso negli anni passati, si trovano a dover pagare rate calcolate con un tasso del 6 o del 7%, quando oggi la media di mercato è molto inferiore, anche sotto il 5%.

A voler capire le motivazioni, basta osservare i tassi di riferimento per i mutui a tasso fisso, l'IRS (Tasso interbancario di riferimento utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso fisso) in questi giorni è ai livelli più bassi dal 2001. Ovviamente anche l'Euribor (indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, è in discesa) e probabilmente nei prossimi mesi raggiungerà la soglia del 2,50%, in linea col tasso della BCE (Banca Centrale Europea).

Alla luce degli ultimi tagli dei tassi, da parte della Banca Centrale Europea, da gennaio 2009 i tassi di mercato saranno di gran lunga inferiori rispetto al tetto del 4% ipotizzato dal Governo nel decreto legge n.185 dello scorso 29 novembre, l'ormai famoso decreto anticrisi. In questa prospettiva l'unico reale beneficio per i mutuatari in crisi o in cerca di un mutuo migliore di quello sottoscritto sarebbe l'applicazione della surroga a costo zero, passando ad esempio al tasso fisso, oggi ai livelli più bassi dal 2001.

Per oggi basta... ma continueremo la prossima volta, con qualche (utile) suggerimento per la "battaglia" da affrontare quando andrete dal vostro "banchiere di fiducia"!

Bye!


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