venerdì 8 agosto 2008

L’oro blu è diventato il nuovo petrolio, il business è stellare!


La domanda d’acqua potabile nel mondo è raddoppiata negli ultimi vent’anni, i consumi sono cresciuti con un tasso superiore all’aumento della popolazione.

Forniture, infrastrutture, ma anche strumenti finanziari.

S’investe su tutto ciò che è legato alla parola «water». IShares, il fondo di Barclays, ha recentemente lanciato il primo Etf europeo di settore (iShares S&P Global Water). Altri Etf sono quotati a Wall Street e gli indici di riferimento rendono bene: il Palisade Water il 7%, il First Trust Ise Water il 14,5%.

Un capitolo a parte meritano le acque minerali: un business nel business. Zenith International, società di consulenza, stima che nel 2011 il mondo ne berrà 250 miliardi di litri (l’Italia, già oggi, vanta la leadership nei consumi, con 360 litri procapite l’anno).

La corsa è aperta.
In campo ci sono i grandi competitor, in primis Nestlè Waters, Danone, Coca-Cola, Pepsico.
La guerra è sui volumi, ma anche sul titolo di «best water», la miglior acqua da mettere a tavola.

Una peculiarità sulla quale puntano in tanti, e che che vale anche una piccola follia (marketing a parte), come quella di «imbottigliare» un ghiacciaio. E’ la scommessa di Isbre Holding Corporation, una società di Montvale, nel New Jersey, che sta dando l’assalto agli scaffali americani ed europei con la «Isbre water», acqua minerale che commercializza come «la «migliore del mondo», forte delle analisi della Groundwater Analytical Inc., che l’ha attestata «purissima», in quanto caratterizzata da una minima presenza di componenti solide dissolte (4 parti per milione). Si tratta di acqua sub-artica, che la società «pesca» da un fonte alimentata dall’Hardanger Joekulen, un ghiacciaio vecchio di 5 mila anni che si apre sull’omonimo fiordo, sulla costa occidentale della Norvegia (nella stessa zona si approvvigiona Isklar, altro marchio d’acqua d’alta gamma introdotta sul mercato inglese lo scorso aprile). L’Isbre - che in norvegese significa ghiacciaio - water viene imbottigliata e venduta.
A quanto?
Su Internet 12 bottiglie da un litro si acquistano a 19,85 dollari!!!

Qualche numero:
Il mercato delle bevande fuori casa segna il passo nell’estate della crisi.
Il bilancio dei primi 6 mesi del 2008 è negativo: -6%. Secondo un’ indagine del Consorzio Distributori Alimentari (16 mila esercizi) il calo maggiore nei consumi è al Nord, con -7,3% nel Nordovest e con -10% nel Nordest. Al Sud -4,4%, tiene il Centro con un +1,3%.
I canali più colpiti sono i bar (-7%) e i ristoranti (-6,1%); - 3,3% per i locali serali.
Tra i prodotti, precipitano nei bar e ristoranti gli sciroppi per cocktail (-22%), i «ready to drink» (-18,2%), gli aperitivi monodose (-10,2%), le bibite piatte (-9,3%) e le birre (-9,3%). Allarme anche per i vini: -9,3% nella ristorazione e -10,4% nei locali serali. Tiene l’acqua, che perde solo il 4%; gli energy drink crescono del 7,2%.

La domanda d’acqua potabile nel mondo è raddoppiata negli ultimi vent’anni, i consumi sono cresciuti con un tasso superiore all’aumento della popolazione.

L’oro blu è diventato il nuovo petrolio, il business è stellare!
.

Bye!