martedì 20 gennaio 2009

Dopo i tagli della Bce... Dove trovare investimenti remunerativi e sicuri?

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Per gli analisti in arrivo nuovi tagli: ecco le mosse per giocare d’anticipo

Giovedì scorso, con un taglio di 50 centesimi, la Bce ha portato i tassi di riferimento al 2%... il minimo storico assoluto dalla nascita della divisa comune europea. E non sembra sia finita quì: gli analisti sono pronti a scommettere su altre sforbiciate che potrebbero portare il costo del denaro all’1,50% già all’inizio della primavera prossima.

I risparmiatori dovranno abituarsi a convivere - per un periodo non breve - con questo scenario di tassi ai minimi... ed imparare a valutare sempre meglio le alternative: quando i rendimenti sono così bassi, diventa più difficile fare scelte di investimento appropriate.

Vediamo...

Per il brevissimo termine — conti di deposito online e operazioni di pronti contro termine — rappresentano una buona "prima linea" per difendere il capitale investito.

Nel comparto del reddito fisso, invece, sono soprattutto le obbligazioni societarie a suscitare interesse, e, in minor misura, le emissioni governative a più lungo termine (10 anni).

Quanto alle Borse... in tempi "normali" escono avvantaggiate da una riduzione dei tassi, ma il taglio di questi giorni è praticamente ininfluente, viste le aspettative di un forte calo degli utili.

Più nel dettaglio...

A fronte di una netta discesa dell’inflazione — crollata al 2,2% in Italia in dicembre — la cedola dei conti di deposito vincolati si conferma interessante. Sia il rendimento netto offerto da Chebanca! (3,14%) che il netto di Conto Arancio (2,55%) sono decisamente al di sopra di questa soglia. Non tengono il passo del costo della vita, invece, i rendimenti dei Bot a 12 mesi che hanno toccato un netto di appena l’1,3%.
Se invece l'orizzonte temporale si allunga, lo scenario migliora in relazione ai titoli di Stato. Grazie all’ampliarsi del differenziale con il bund tedesco (titoli di stato tedeschi), i Btp italiani a 10 anni riescono ancora a offrire una remunerazione discreta, pari al 3,92% netto (4,46% lordo). Il Bund, ricercatissimo a causa dalla corsa alla sicurezza che caratterizza i mercati in questa fase, paga invece una cedola di appena il 2,89% lordo (2,54 netto).

Buone opportunità si possono incontrare anche nel segmento delle obbligazioni societarie, specie fra i titoli bancari a breve, che pagano una cedola di almeno 2 punti percentuali superiore ai titoli governativi.

In epoca di glaciazione dei tassi, torna a brillare anche la stella dell’oro, un bene rifugio che non rende nulla, ma che quando i rendimenti si avvicinano allo zero diventa interessante proprio perché gli investimenti suoi concorrenti perdono di attrattiva.

Quanto all’ immobiliare, vero epicentro di questa crisi, il taglio dei tassi, può risultare utile a frenare la caduta dei prezzi e a rendere le oscillazioni meno violente.

Beh, possiamo accontentarci... in attesa di tempi migliori!

Bye!


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2 commenti:

  1. La BCE, si è operata per dare una bella limita al costo del denaro, ma dall'altra parte noto che le banche stanno chiudendo il credito alle imprese. Ma con il taglio dei tassi, non dovrebbe essere più semplice chiedere un mutuo??
    In relazione agli investimenti, l'unico investimento sicuro è il materazzo!!!!!!!!!
    Quindi aspettiamo!!!!!!

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  2. Le banche stanno chiudendo i "rubinetti" perchè non c'è più "acqua"!!
    C'è una mancanza generalizzata di denaro "reale"... prima era facile... derivati, effetto leva, cartolarizzazioni... e la liquidità... quasi magicamente.... c'era sempre.
    L'effetto positivo di questa "grande paura" è probabilmente questo: meno azzardi per le banche... più controllo sulle aziende alle quali concedere credito! Certo che, in questo momento - purtroppo per l'economia italiana - sono davvero poche...! Bye!

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