giovedì 4 dicembre 2008

La BCE procede col taglio dei tassi: -75 bp


Il taglio dei tassi operato dalla Banca centrale europea (Bce) è una notizia che in teoria dovrebbe far sorridere tutte le famiglie con un mutuo a tasso variabile.

L'abbassamento di 75 punti base del costo del denaro, dal 3,25% al 2,5%, può infatti comportare un sensibile risparmio: per ogni 100mila euro presi a prestito, la rata mensile si abbatterebbe in media dai 25 ai 41 euro (-2,4%/-7,9%) in base alla durata del finanziamento, con un impatto ovviamente maggiore sui prodotti più lunghi. L'effetto si somma a quelli (più o meno di doppia entità) già ottenuti grazie ai tagli dei due mesi precedenti (a inizio ottobre il tasso ufficiale era ancora al 4,25%).

Nella pratica, tuttavia, le cose non stanno esattamente così, almeno non ancora: i mutui variabili indicizzati al tasso di rifinanziamento della Bce non sono ancora disponibili per i risparmiatori e i prodotti tradizionali sono invece agganciati ai tassi Euribor. Questi ultimi sono sì in calo (oggi il tasso a un mese è sceso ancora al 3,33%, quello a 3 mesi al 3,67%), ma si adeguano gradualmente al taglio e occorrerà quindi un po' di pazienza (settimane, forse un mese) per vedere un effetto complessivo di tale entità.

Il Decreto anti-crisi appena varato ha chiesto alle banche di affiancare a partire dal primo gennaio 2009 mutui indicizzati al tasso Bce ai tradizionali prodotti basati sull'Euribor. In questo modo le famiglie avranno la possibilità di agganciare le rate a un valore meno volatile e (al momento) significativamente inferiore.

Per valutare l'effettiva convenienza occorrerà tuttavia vedere come gli istituti bancari applicheranno la norma: il precedente Bpm, che ha già presentato un mese fa l'Euromutuo agganciato al tasso Bce, non sembra essere incoraggiante. Come visto anche nel precedente post, il ricarico applicato dalla banca (spread) è di 150 punti base, quindi mediamente più elevato rispetto a quanto praticato sui prodotti Euribor (110 punti base, secondo le stime della relazione tecnica che accompagna il Decreto).

Il Mutuo Bce, dunque, sarebbe interessante fintanto che la forbice Euribor-Tasso ufficiale resta elevata.

A questo punto la speranza per le famiglie con mutuo a tasso variabile e che tale differenziale si mantenga ampio... in caso contrario, magari nel lungo termine... la scelta di agganciare il mutuo al tasso BCE potrebbe risultare meno conveniente sotto l'aspetto finanziario.

Staremo a vedere...

Bye!



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