venerdì 22 febbraio 2008

Sportelli "Under 30".


Una rete di sportelli dedicati ai clienti Under 30.
All’estero esistono già, in Italia inizia a pensarci Unicredit. Unicredit spera così di catturare la clientela più giovane, finora poco avvezza ad avvicinarsi autonomamente alla banca preferendo piuttosto appoggiarsi agli istituti dove sono clienti i genitori.

Di concreto però, al momento, c’è solo un voluminoso fascicolo che sta girando in alcuni importanti studi di architettura specializzati, invitati dal gruppo bancario a fornire un contributo di idee su come allestire gli interni dedicati ma anche su come presentarli ai potenziali clienti, in modo da «attrarli». Una delle ipotesi allo studio, ancora appena abbozzata, sarebbe quella di piazzare dei «corner» bancari nelle zone universitarie delle città. Peraltro senza prevedere nessun marchio dedicato o nessuna separazione societaria, spiega ancora chi ha potuto valutare il dossier.

Oggetto di valutazione preliminare sarebbe anche l’accoglienza che questo modello, di successo in molti paesi europei, potrebbe avere nel nostro:
-da un lato, infatti, si scontra con le dinamiche demografiche del nostro Paese, con l’accesso tardivo al mondo del lavoro e quindi all’indipendenza economica e con i bassi salari d’accesso (... l'annoso tema dei "bamboccioni"!);
- dall’altro, secondo una ricerca commissionata dalla stessa Unicredit, il fatto che la percezione delle banche presso i potenziali clienti Under 30 non sarebbe proprio incoraggiante.

Da qui, la necessità di attirarli non solo con prodotti mirati ma anche con qualcosa in più. Proprio per capire cosa, Unicredit ha dato un mandato e fornito il voluminoso dossier ad una serie di architetti.

Vedremo come andrà a finire.

Certo, il commento che viene spontaneo è..."non sanno più cosa inventare!"
Ma magari sarà proprio Unicredit, con i risultati, a rispondere a questo giustificato scetticismo.

Bye!

fonte: Espresso

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