giovedì 27 dicembre 2007

Euribor "caldo" fino a giugno


Dodici mesi fa erano sicuramente molti gli analisti a indicare un costo del denaro al 4% nell'Eurozona a fine 2007. Non tutti però si aspettavano che a una prima parte dell'anno caratterizzata da due ritocchi dello 0,25% sarebbero poi seguiti sei mesi con la Banca centrale europea (Bce) immobile e probabilmente nessuno pensava a una crisi simile sui mercati monetari, con i tassi interbancari Euribor ben al di sopra del saggio fissato a Francoforte.

Trichet naviga a vista. L'impressione generale è che la Bce si guarderà attorno a lungo prima di toccare i tassi: Trichet dovrà fronteggiare due forze contrapposte: da un lato un'inflazione che rimarrà ben al di sopra del 2%, dall'altro una crescita che va raffreddandosi e si posizionerà sotto il potenziale.

Quando si tenta di disegnare la strada che prenderanno i banchieri di Francoforte, le opinioni divergono: una parte significativa, comunque, ritiene possibile una riduzione dei tassi (il 17% di 25 punti base, il 22% di 50 punti e il 5% addirittura oltre).

Quando si parla di Euribor, le previsioni si fanno più articolate: la sensazione è che si vada verso una normalizzazione dei tassi interbancari, ma che il cammino sia lungo e non privo di insidie. Così, per il 25% degli intervistati, l'Euribor 3 mesi resterà oltre il 4,5% anche nei primi sei mesi del 2008, nonostante i ripetuti interventi della Bce per calmare le acque sui mercati monetari. (sull'efficacia di queste operazioni, peraltro, gli esperti si dividono).

Dunque, i risparmiatori dovranno stringere la cinghia almeno fino a giugno, ma per fine 2008 il 21% degli operatori vede l'Euribor 3 mesi addirittura sotto il 4 %.
Se così fosse, per chi ha un mutuo a tasso variabile il peggio potrebbe essere alle spalle...


Fonte: Radio24

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