giovedì 22 novembre 2007

Mutui da record, tasso medio al 5,71%

Non si ferma la corsa del tasso sui mutui concessi alle famiglie per l'acquisto di abitazioni. Il dato medio rilevato dall'Abi si è attestato al 5,71% a ottobre, nuovo massimo da cinque anni.

A settembre il dato era stato pari al 5,63%, mentre nell'ottobre del 2006 i tassi erano ancora fermi al 4,74%. Il minimo storico era invece stato toccato nel luglio 2003 con il 3,58%. Il dato di ottobre, segnala il Bollettino mensile di Palazzo Altieri, è «influenzato anche dalla variazione della composizione fra erogazioni a tasso fisso e variabile».

RINEGOZIAZIONE - Intanto l'Abi fa un passo in avanti sul tema relativo al costo dei mutui . «Il Comitato esecutivo - ha detto il presidente Corrado Faissola incontrando i giornalisti al termine della riunione - ha affrontato il tema delicato della portabilità e della rinegoziazione dei mutui», nell'ottica di non andare a incidere sul comportamento di mercato delle banche. In particolare, ha spiegato Faissola, «sul tema delicato dei costi, l'Abi raccomanda ai propri associati che questi siano assunti dalla banca subentrante». Così come i costi di «eventuali penali derivanti dall'estinzione anticipati nei mutui».

REAZIONI - Insomma, non proprio un messaggio limpido e definitivo, ma una «raccomandazione» a non gravare i consumatori di costi ulteriori per la portabilità (ovvero sul trasferimento dei mutui presso un'altra banca) e la rinegoziazione. Costi non annullati, però, e che dovrebbero gravare sulla banca subentrante. Ma qual è stata la reazione delle associazioni dei conusmatori: «È una vittoria dell'unità delle associazioni che fin dall'inizio hanno interpretato l'articolo 8 della legge 40/2007 nel senso del costo zero per la portabilità dei mutui», afferma il presidente del Movimento Difesa del Cittadino, Antonio Longo. «È giusto che una banca che vuole guadagnare clienti offra ai sottoscrittori dei mutui la portabilità a costo zero, che significa accollarsi l'eventuale penale, i costi del trasferimento dell'ipoteca e dell'attivazione del nuovo mutuo», conclude Longo.

IL CODACONS - Al riguardo però il Codacons esprime le proprie perplessità: «Non vorremmo che la deliberazione dell'Abi sia una astuta manovra per frenare l'emendamento proposto dal Codacons e varato pochi giorni fa dalla Commissione Finanze della Camera, e che impone l'assoluta gratuità del trasferimento dei mutui», afferma il presidente dell'organizzazione dei consumatori, Carlo Rienzi. «Se davvero l'Associazione Bancaria ha a cuore gli interessi degli utenti, allora lo dimostri sostenendo assieme a noi l'emendamento in questione. Nell'attesa di sapere se l'Abi accetta o meno la sfida, la nostra posizione - conclude Rienzi - è fortemente scettica».

ANTITRUST - Amche il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, parlando a margine di un convegno di Adiconsum, ha detto che «le banche non hanno bisogno di tante raccomandazioni. Qualsiasi soluzione per la portabilità può andar bene purché non si impongano costi diretti o indiretti ai clienti».

La telenovela continua...

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