giovedì 12 febbraio 2009

Arrivano i mutui post-crisi.

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Dopo BPM, MPS, Ing Direct, BancoPosta, Banco Popolare, Veneto Banca, Banca Sella, Intesa Sanpaolo e Unicredit, anche Barclays ha lanciato un nuovo mutuo agganciato al tasso Bce, anzi due...
Accanto al tasso variabile “classico”, la banca inglese propone un mutuo BCE a tasso variabile e rata costante, entrambi con spread (ricarico della banca sul cliente) tra l’1,44 e l’1,95%. L’applicazione di spread più vantaggiosi è proporzionale alla sottoscrizione da parte del cliente di altri prodotti della Banca: esso potrà quindi scendere fino all’1,44% solo per i clienti che, contestualmente al mutuo, scelgono di acquistare conti correnti, prodotti di investimento e/o assicurativi con marchio Barclays.

Anche per MPS ci sono delle novità: un nuovo mutuo, una nuova polizza, e, soprattutto, un’operazione per i mutuatari in difficoltà.
Vediamole...

Quattro le iniziative sul tavolo...

Si comincia dalla sospensione della rata del mutuo per i clienti in difficoltà (fino a 12 mesi): l’operazione abbraccia un bacino potenziale di circa 100mila famiglie anche se solo una parte di queste potrà effettivamente interrompere i pagamenti. L'iniziativa è infatti destinata ai clienti che hanno maturato un rapporto rata/reddito critico (oltre il 60%), verranno privilegiati i clienti che hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, o hanno minori e/o anziani a carico, ma anche coloro che hanno alcune rate arretrate”. Il tutto escludendo escludendo... udite udite... la presenza di un irrigidimento delle condizioni di accesso al credito (mmmh...!) Per chi ha alcune rate in arretrato, inoltre, la sospensione comporterà la cancellazione delle segnalazioni di mancato pagamento nelle centrali rischi.

A partire dal mese di maggio, la possibilità di interrompere pro tempore i pagamenti verrà estesa anche ai clienti di Consum.it, la società finanziaria del Gruppo specializzata nel credito al consumo: chi è in regola con i pagamenti da almeno 12 mesi, oppure presenta una sola rata in arretrato, potrà sospendere la rata per un periodo massimo di 6 mesi, oppure ridurne l’importo, spalmando il debito residuo su un numero maggiore di mensilità (il piano di rimborso può essere allungato di 24 mesi), mentre l’opzione di sospensione o modifica della rata può essere esercitata fino a 3 volte nel corso della via del finanziamento e senza alcun costo a carico del cliente.

La terza novità riguarda il lancio di un nuovo mutuo a tasso variabile, MPS Protezione, che prevede un tetto massimo (cap) del 5,5%; una soluzione adatta ai clienti che intendono proteggersi da eventuali futuri rialzi di tasso, fenomeno di cui i consumatori hanno purtroppo già fatto esperienza nel recente passato (anche perché, non dimentichiamolo, non di rado mal consigliati dalle stesse banche!).
Oggi i tassi sono ai minimi: l’Euribor a tre mesi, ovvero il parametro a cui è agganciata la maggior parte dei mutui a tasso variabile, è sceso sotto quota 2%, il livello minimo dal primo aprile 2004. Probabilmente scenderanno ancora ma non c’è dubbio che, terminata la fase recessiva dell’economia, i tassi torneranno a salire. Il mutuo con cap rappresenta una protezione contro il rischio di rialzi eccessivi anche se costa un po’ di più: per un mutuo di durata ventennale, MPS Protezione prevede uno spread di 1,85 punti percentuali, contro l’1,65 del mutuo a tasso variabile senza cap.
L’offerta prevede, in abbinamento al mutuo Protezione, la nuova polizza Mutuo Sicuro Plus: protegge il cliente da eventi che potrebbero compromettere la possibilità di far fronte alla rata del mutuo, come infortuni o perdita di impiego. Quanto costa l’assicurazione? Il prezzo corrisponde all’importo di una rata e viene spalmato lungo tutta la durata del finanziamento.

La quarta iniziativa concerne il recepimento anticipato di una parte della direttiva Europea sul credito ai consumatori approvata lo scorso aprile. In conformità a quanto previsto dalla Direttiva 2008/48/CE, i clienti potranno esercitare, entro 14 giorni, il diritto di recesso su un prestito erogato. Saranno inoltre ridotte le penali di estinzione anticipata dall’1 allo 0,5%, nel caso in cui l’importo residuo sia pari o inferiore a 12 mensilità.

Sembrano belle notizie, anche se non parlerei di novità... e soprattutto... ci voleva una crisi come quella attuale per arrivare a delle condizioni "accettabili" per i clienti!!!


Voi che ne dite?


Bye!!


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