mercoledì 11 luglio 2012

Accordo Eurogruppo, rotto il circolo vizioso tra debito sovrano e debito bancario




Se i 17 di Eurolandia avessero deciso un anno fa l'aiuto diretto alle banche con il Fondo salva stati senza pesare sul debito pubblico ora saremmo in ripresa economica. L'austerity (aumento delle tasse o riduzione delle spese) provoca un rallentamento dell'attività economica che oggi si trasmette direttamente nel peggioramento degli attivi delle banche stesse (esempio spagnolo dove i prestiti dubbi o bad loans aumentano se non schizzano, il credito alle imprese diminuisce, gli utili bancari vanno in rosso, il Pil va in recessione e aumenta il deficit).
L'aiuto diretto alle banche invece permetterà, quando sarà deciso formalmente il 20 luglio al prossimo Eurogruppo e solo dopo che la vigilanza bancaria europea sarà stata approntata (fra un anno), all'austerity di avere un esempio vituoso di rimettere a posto i conti pubblici senza provocare il collasso delle banche. Cioè interrompendo il circolo vizioso del debito sovrano con le banche. In questo ottica va segnalato che l'ESM (Meccanismo Europeo di Stabilità) non avrà il titolo di creditore privilegiato come era previsto in un primo tempo, una mossa che aveva allarmato gli investitori. Un errore prontamente e saggiamente emendato in "seconda" lettura.

SPAGNA. I soldi andranno così al FROB (il fondo statale spagnolo per la ristrutturazione bancaria) che riceverà entro la fine del mese una prima tranche di 30 miliardi di euro dall'EFSF (Fondo europeo di stabilità finanziaria meglio conosciuto come Fondo salva-stati), come «riserva in caso di necessità urgenti». Una mossa utile a calmare i mercati. La Spagna dovrà attuare una «revisione dei segmenti deboli del settore finanziario spagnolo», inclusa la vigilanza che è apparsa in qualche occasione un po' troppo rilassata, e le banche destinatarie del sostegno saranno soggette a specifici obblighi di ristrutturazione. La Spagna metterà a punto una bad bank per gestire gli asset delle banche in difficoltà come nelle migliori tradizioni di queste vicende. Un punto va chiarito: solo in futuro, però, quando ci sarà la vigilanza bancaria europea, l'ESM potrà fornire soldi direttamente alle banche senza pesare sul debito pubblico che aumentando fa salire gli interessi dei bond sovrani e anche attraverso questi titoli in pancia alle banche provoca, dopo l'infausta decisione dell'EBA (European Banking Authority, organismo della Ue, che ha il compito di sorvegliare il mercato bancario europeo) di contabilizzare al "mark to market" cioè al valore di mercato le obbligazioni sovrane, una seconda perdita alle banche che si aggiunge al rallemento economico.
 
SPAGNA CONTI. Inoltre, la Spagna dovrà anche adottare nuove misure correttive di auterità supplementare per riportare il disavanzo più vicino agli obiettivi concordati con la commissione, che però saranno alzati al 6,3% nel 2012 e al 4,5% nel 2013. A Madrid però è stata concessa una dilazione di un anno (dal 2013 al 2014) per portare il deficit/pil al di sotto del 3%. Una boccata di ossigeno per il governo Rajoy.
 
VIGILANZA BANCARIA EUROPEA. È stato fissato indicativamente per la prima settimana di settembre un Eurogruppo nell'ambito del quale è attesa la presentazione di proposte della Commissione europea guidata da Manuel Barroso in merito all'organismo unico di vigilanza bancaria, che il consiglio europeo è atteso valutare entro fine anno. Non si parla ancora di garanzie bancarie comuni dei depositi bancari per evitare le corse agli sportelli (come avvenuto in Grecia prima del voto del 17 giugno o in Spagna per la Bankia) ma è evidente che la nuova autorità sotto il controllo della Bce avrà compiti e poteri di regìa in coordinamento con le varie istitutizoni europee sulle banche fino alla chiusura coatta in caso di situazioni di grave indebitamento.

FONDO ANTI-SPREAD. Infine i 17 ministri delle Finanze dell'Eurozona hanno reso operativa l'intesa raggiunta dai Capi di governo nel summit dell'Eurogruppo del 28-29 giugno sull'utilizzo del fondo salva Stati (interventi per calmierare gli spread tra i diversi titoli sovrani), la decisione fortemente voluta dal premier Mario Monti. La Bce di Mario Draghi sarà chiamata a operare per gli acquisti dei bond interessati ma solo usando soldi del Fondo salva-stati per evitare di infrangere i trattati che proibiscono di finanziare i debiti dei paesi membri.

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Fonte: Sole24Ore

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