giovedì 5 giugno 2008

Mediazione creditizia


Quattro finanziamenti ipotecari su dieci sono concessi da intermediari

Cresce il peso di agenti, promotori e mediatori creditizi nel mercato dei mutui immobiliari. Nonostante sia finito più volte nel mirino delle associazioni dei consumatori a causa dello scarso regime di trasparenza con cui vengono sottoscritti in alcuni casi i contratti, questo canale distributivo (alternativo al classico sportello bancario) detiene il 37% della quota dei finanziamenti ipotecari (era il 35% nel 2003, fonte Assofin). Sommando a questo dato il 5% di prestiti concessi dalle banche online e il 3% intermediato online da siti specializzati, si ricava che quasi la metà dei mutuatari snobba oggi la filiale bancaria.

Come per un contratto stipulato direttamente in banca, anche quando ci si affida a un intermediario del credito - che può risultare utile al fine di accelerare la procedura per l’ottenimento del prestito - bisogna seguire una serie di accortezze per evitare di pagare extra-commissioni (rispetto al 2-3% sul totale finanziato normalmente richiesto) e parcelle a fondo perduto.

Verifica della professionalità. Il primo passo da compiere, quando ci si affida a un intermediario, sia esso un mediatore creditizio (fra i 91.964 iscritti all’albo dei mediatori) o un agente finanziario (tra i 55.156 iscritti nell’apposito elenco tenuto da Banca d’Italia), è di eseguire una verifica sulla professionalità del soggetto e su eventuali provvedimenti disciplinari a carico, consultabili al sito www.uic.it. (...resta il fatto che la professionalità è tutta da dimostrare perché oggi per acquisire la qualifica di intermediario finanziario è sufficiente un’autocertificazione di un diploma di scuola superiore). A tal fine si sta sollecitando il nuovo Governo ad approvare una legge che istituisca un esame di ingresso e preveda che il soggetto debba esibire garanzie patrimoniali.

Evitare di pagare acconti. Da tener d’occhio anche l’eventuale richiesta di prestazioni in anticipo, è infatti diffusa la prassi di chiedere un acconto. Sarebbe bene, invece, pagare la commissione solo dopo che la banca ha liquidato il prestito. Anche perché spesso l’acconto non è agganciato all’esito della prestazione e può andare a fondo perduto.

I migliori intermediari. Nel fitto sottobosco dell’intermediazione creditizia ci sono soggetti qualificati che permettono anche di ottenere condizioni migliori rispetto a quelle praticate dallo sportello. Sarebbe opportuno prediligere gli operatori che addebitano le commissioni alle banche e non ai consumatori. Tra questi vi sono società molto serie, sia online che offline.

Pubblicità ingannevole. Un’altra regola base da seguire è evitare di rivolgersi a chi propone “prestiti lampo”, concessi nel giro di poche ore dalla richiesta. Il finanziamento viene accordato dall’istituto di credito e non dall’intermediario quindi... come fa quindi quest’ultimo a prevedere tempi così rapidi per la chiusura dell’istruttoria?.

In conclusione, l'opera svolta dai mediatori creditizi, a genti e promotori finanziari è sicuramente utile se eseguita da persone qualificate ed in grado di svolgere un'attività di consulenza veramente efficace... ma questo vale per tutti i settori.

In un sistema dove l'offerta supera di gran lunga la domanda, dove l'arma della complessità è la strategia utilizzata per "annebbiare" la capacità decisionali dei consumatori... benvenga un buon "consulente", capace di guidare o anche solo indicare la via giusta...!
.
Bye!
.
Fil

Nessun commento:

Posta un commento