martedì 8 aprile 2008

Allarme Ecofin


I rischi nei mercati finanziari sono aumentati in misura significativa e i tassi 'forward' indicano l'aspettativa che le tensioni persisteranno minimo fino alla conclusione dell'anno.

È sulla base di tale analisi che l'Ecofin ritiene prematuro parlare di svolta o di ritorno alla normalità nonostante la recente ventata di ottimismo raccolto dalle Borse.

Sono quattro i pericoli principali secondo il Comitato economico e finanziario Ue in cui sono rappresentati i governi.

Primo, la propagazione dello stress di liquidità e il livello di concentrazione nei mercati monetari e nei mercati obbligazionario ed equity.

Secondo, l'estensione delle perdite nei settori bancario e assicurativo e i livelli di adeguatezza del capitale alla luce della disponibilità e del costo di nuovo capitale e dell'impatto sui bilanci.

Il terzo pericolo ha a che fare con le difficoltà di alcuni 'private equity' e 'hedge funds' con possibili effetti di contagio.

Il quarto proviene dall'industria assicurativa monoline (compagnie assicuratrici che forniscono garanzie ad un tipo particolare di clienti: gli investitori in obbligazioni. In cambio di una commissione, garantiscono il rimborso di determinate emissioni obbligazionarie) con l'impatto sui rating e i collaterali.

Al centro dell'attenzione le banche: i dati dei grandi gruppi dell'eurozona indicano che il calo del reddito, al netto delle imposte dovuto alle turbolenze, ammonterebbe a circa 22 miliardi di euro (cifra che potrebbe più che raddoppiare se si tenesse conto delle grandi istituzioni Ue extra eurozona). A febbraio l'Fmi indicava che le perdite globali ammontavano a 190 miliardi di dollari. Attualmente resta diffusa l'incertezza sulla scala e sulla distribuzione di ulteriori perdite mentre continua ad aumentare lo scarto tra le perdite stimate e quelle dichiarate.

Gli effetti di contagio nei mercati diversi da quello subprime (proprietà commerciale, bond, credito al consumo e più recentemente assicurazioni e hedge funds) si sono intensificati e possono costituire ulteriori problemi per i bilanci. Inoltre, non può essere esclusa una potenziale insolvenza di una importante controparte nei mercati "credit default swap" e nei mercati non regolamentati.

Per quanto riguarda i fondi assicurativi e pensione le esposizioni al rischio ai subprime appaiono essere piuttosto basse. Per il settore monoline i problemi emersi negli Usa possono invece continuare a costituire un rischio importante per la stabilità finanziaria nella Ue.

Le prospettive dell'industria che assicura i bond restano una preoccupazione dati i cambiamenti annunciati nei metodi di rating: ribassi delle valutazioni delle monoline potrebbero comportare effetti a catena nel più ampio mercato obbligazionario...

Staremo a vedere se, nonostante il positivo andamento delle Borse nella scorsa settiamna, è effettivamete troppo presto per parlare di "ritorno alla normalità"...

Bye

Fonte: MilanoFinanza

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